La circolare chiarisce che:
- l’isolamento dei casi di documentata infezione da SARS-CoV-2 si riferisce
alla separazione delle persone infette dal resto della comunità per la durata
del periodo di contagiosità, in ambiente e condizioni tali da prevenire la
trasmissione dell’infezione
- la quarantena, invece, si riferisce alla restrizione dei movimenti di persone
sane per la durata del periodo di incubazione, ma che potrebbero essere state
esposte ad un agente infettivo o ad una malattia contagiosa, con l’obiettivo di
monitorare l’eventuale comparsa di sintomi e identificare tempestivamente nuovi
casi.
Casi positivi asintomatici
Le persone asintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono
rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla
comparsa della positività, al termine del quale risulti eseguito un test
molecolare con risultato negativo (10 giorni + test).
Casi positivi sintomatici
Le persone sintomatiche risultate positive alla ricerca di SARS-CoV-2 possono
rientrare in comunità dopo un periodo di isolamento di almeno 10 giorni dalla
comparsa dei sintomi (non considerando anosmia e ageusia/disgeusia che possono
avere prolungata persistenza nel tempo) accompagnato da un test molecolare con
riscontro negativo eseguito dopo almeno 3 giorni senza sintomi (10 giorni, di
cui almeno 3 giorni senza sintomi + test).
Casi positivi a lungo termine
Le persone che, pur non presentando più sintomi, continuano a risultare
positive al test molecolare per SARS-CoV-2, in caso di assenza di
sintomatologia (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia 4 che possono
perdurare per diverso tempo dopo la guarigione) da almeno una settimana,
potranno interrompere l’isolamento dopo 21 giorni dalla comparsa dei sintomi.
Questo criterio potrà essere modulato dalle autorità sanitarie d’intesa con
esperti clinici e microbiologi/virologi, tenendo conto dello stato immunitario
delle persone interessate (nei pazienti immunodepressi il periodo di
contagiosità può essere prolungato).
Contatti stretti asintomatici
I contatti stretti di casi con infezione da SARS-CoV-2 confermati e
identificati dalle autorità sanitarie, devono osservare:
- un periodo di quarantena di 14 giorni dall’ultima esposizione al caso; oppure
- un periodo di quarantena di 10 giorni dall’ultima esposizione con un test
antigenico o molecolare negativo effettuato il decimo giorno.
Nella circolare si raccomanda di:
- eseguire il test molecolare a fine quarantena a tutte le persone che vivono o
entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di
complicanze;
- prevedere accessi al test differenziati per i bambini;
- non prevedere quarantena né l’esecuzione di test diagnostici nei contatti
stretti di contatti stretti di caso (ovvero non vi sia stato nessun contatto
diretto con il caso confermato), a meno che il contatto stretto del caso non
risulti successivamente positivo ad eventuali test diagnostici o nel caso in cui,
in base al giudizio delle autorità sanitarie, si renda opportuno uno screening
di comunità;
- promuovere l’uso della App Immuni per supportare le attività di contact
tracing.
Fonte: Ministero della salute